Mobilità sostenibile? Si può fare! Il 2018 ha portato una serie di nuovi incentivi, sia regionali che nazionali, per tutti quei cittadini che preferiscono scegliere il trasporto pubblico locale oppure veicoli a minor impatto ambientale, come le auto ibride.
L’obiettivo comune di tutti questi strumenti è di stimolare una piccola rivoluzione dal basso, rendendo preferibili comportamenti o veicoli dal minore impatto sull’ambiente rispetto a quelli che in questo momento sono prevalentemente diffusi.

A livello regionale, tornano gli incentivi per tutti i cittadini dell’Emilia-Romagna che scelgono di acquistare un’automobile ibrida di prima immatricolazione: la Regione ha stanziato un autoibridecontributo pari ad un massimo di 191 Euro, ossia il costo medio del bollo auto, per tutti coloro che acquisteranno un’auto ibrida nel corso del 2018, valido per tre anni (fino al 2020 compreso).
Inoltre, siccome questo tipo di incentivo era già stato proposto una prima volta nel 2016, ma un rallentamento burocratico non ne ha permesso la riattivazione l’anno seguente, la Regione ha deciso straordinariamente di estendere il bonus anche a tutti coloro che avevano scelto un’auto ibrida nel corso del 2017 senza aver potuto usufruire dell’agevolazione.

Ottenere il bonus sarà molto agevole: verrà infatti predisposto entro il mese di aprile un apposito portale web regionale nel quale i cittadini interessati potranno registrarsi inserendo i dati necessari e le proprie coordinate bancarie per l’accredito del contributo, che avverrà tramite bonifico automaticamente. Non si tratta quindi di un’esenzione dal pagamento del bollo, che dovrà comunque sempre avvenire secondo le usuali modalità previste dalla legge, ma di un suo rimborso ex post.

Se invece volete buttarvi sui veicoli elettrici, sappiate che esiste un incentivo nazionale che esenta sia le automobili che motocicli e ciclomotori elettrici dal pagamento del bollo per 5 anni a partire da quello di prima immatricolazione. Al termine dell’esenzione, gli autoveicoli pagheranno un bollo pari a solo un quarto di quello di un analogo veicolo a benzina (mentre motocicli e ciclomotori pagheranno un bollo normale), mantenendo sempre un notevole vantaggio anche per il portafoglio! Nella speranza, ovviamente, che la tecnologia raggiunga al più presto un prezzo di mercato che la renda accessibile a tutti (e qualcosa finalmente si sta, forse, muovendo…).

Buone notizie anche per chi utilizza il trasporto pubblico locale, per scelta o per necessità: la legge di bilancio 2018 ha reintrodotto la possibilità di una detrazione Irpef del 19% 145per l’acquisto di abbonamenti di autobus urbani, extraurbani e linee ferroviarie, fino ad un massimo di 250 Euro, valida per tutto il nucleo familiare (l’incentivo è applicabile anche per l’abbonamento dei figli a carico, per esempio). Inoltre, sempre grazie alla legge finanziaria è stato riconosciuto che, nel caso in cui il datore di lavoro fornisca il pagamento di un abbonamento per il trasporto pubblico ai suoi dipendenti, questo non debba essere ritenuto parte del reddito percepito, entrando quindi in regime di detassazione. Un vantaggio non da poco, che si spera possa stimolare questa pratica non particolarmente diffusa nel nostro paese ma ben consolidata all’estero.