Il “Conto Termico 2.0” per i privati è un incentivo per piccoli impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Fra gli interventi incentivati ci sono anche le stufe e caldaie a biomassa, da installare in sostituzione del vecchio generatore.
Sommario
GENERATORI A BIOMASSA INCENTIVATI DAL CONTO TERMICO 2.0
Sono incentivati interventi di sostituzione (NO NUOVE INSTALLAZIONI) all’interno di:
- Edifici o parti di edifici
- Unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale
- Serre
- Fabbricati rurali
esistenti.
L’intervento consiste nella sostituzione di impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomassa, a carbone, a olio combustibile o a gasolio, con i seguenti generatori di calore:
- caldaie a biomassa di potenza termica nominale ≤ 2000 kWt
- stufe e termocamini a pellet;
- termocamini a legna;
- stufe a legna.
Insieme al nuovo impianto dovranno essere installati su tutti i corpi scaldanti dispositivi di regolazione della temperatura, ad es. valvole termostatiche, salvo nei seguenti casi:
- non fattibilità tecnica
- presenza di una centralina di termoregolazione automatica della temperatura ambiente (termostato)
- impianti a bassa temperatura
- piccole reti di teleriscaldamento.
BIOMASSE AMMESSE
Per biomasse combustibili si intende materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica e dal trattamento con aria, vapore o acqua di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da inquinanti.
SPESE AMMISSIBILI AI FINI DEL CALCOLO DELL’INCENTIVAZIONE
Ai fini del Conto Termico è necessario individuare le spese ammissibili ad intervento, per definirne il valore economico complessivo. L’incentivo non potrà infatti superare il 65% delle spese sostenute.
Le spese ammissibili sono quelle per:
- smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
- fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche e dei sistemi di contabilizzazione individuale;
- opere idrauliche e murarie necessarie alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
- interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento delle acque, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione;
- prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.
CALCOLO DELL’INCENTIVO
L’incentivo aumenta all’aumentare dell’efficienza del nuovo generatore.
L’incentivo è da calcolare in base all’energia termica potenzialmente prodotta in un anno, che dipende da alcuni fattori:
- potenza nominale dell’impianto
- caratteristiche climatiche
- emissioni di polveri.
Sulla base dell’energia prodotta annualmente viene calcolata la rata annuale dell’incentivo. L’incentivo totale dipenderà dal numero di rate annuali previsto, che nel Conto Termico varia a seconda della potenza del generatore:
- 2 annualità per generatori con potenza termica utile nominale ≤ 35 kW;
- 5 annualità per generatori con potenza termica utile nominale > 35 kW.
L’incentivo è calcolato in maniera differente a seconda che si tratti di caldaie a biomassa o stufe/termocamini a pellet/legna, in base alle formule riportate di seguito.
Il valore del coefficiente Ce dipende anche dalla tipologia di generatore e dal tipo di biomassa (riferimento alle Tabelle 9, 11, 12, 13 e 14 dalle Regole Applicative del Decreto).
UN ESEMPIO PRATICO
Facciamo un calcolo ipotizzando di acquistare un impianto a biomassa con queste caratteristiche:
- Caldaia a legna
- Pn = 23 kW
- Costo (acquisto e installazione) = 11.500 € (stimato in base a costo specifico di 500 €/kW)
- Ci = 0,045 €/KWht
- Ce = 1,5
Ia tot = 23 * 1700 * 0,045 * 1,5 = 2.639 € → rata annuale dell’incentivo
Considerando 2 rate annuali l’incentivo totale è 5.278 € e copre il 46% del costo stimato.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA PER L’ACCESSO ALL’INCENTIVO
Oltre alla richiesta di accesso all’incentivo, devono essere presentati alcuni documenti che vanno caricati su Portaltermico, mentre altri devono essere conservati dal Soggetto Responsabile (richiedente) per tutta la durata dell’incentivo e per i 5 anni successivi all’erogazione dell’ultima rata, in caso di eventuale verifica da parte di GSE.
Per tutti i casi di intervento consultare l’Allegato 1 delle Regole Applicative.
ATTENZIONE: la Regione Emilia-Romagna dà la possibilità di integrare il Conto Termico con altri incentivi regionali. Grazie alla combinazione di questi due fondi, è possibile coprire fino al 100% delle spese sostenute.
Per maggiori informazioni su questi contributi integrativi è possibile cliccare qui.