Le etichette energetiche sono utili strumenti per confrontare le prestazioni energetiche degli elettrodomestici e aiutarci a scegliere al momento dell’acquisto. Ma il consumo reale di molti elettrodomestici, come la lavatrice, dipende dalle abitudini di utilizzo. Come possiamo fare a verificare i consumi reali? In questo articolo vi proponiamo un semplice esperimento: il “diario energetico della lavatrice”.

LE NUOVE ETICHETTE ENERGETICHE

Dal primo marzo 2021 è entrata in vigore la prima serie di nuove etichette energetiche per lavatrici, lavastoviglie, display elettronici e frigoriferi (mentre per le lampade bisognerà aspettare fino al primo settembre 2021).

Come avevamo già raccontato in questo articolo le nuove etichette energetiche hanno una scala semplificata, ovvero dalla A alla G per tutti i prodotti, e sarà quindi più facile confrontare l’efficienza energetica dei diversi prodotti sul mercato. Inoltre, la nuova etichetta energetica conterrà un QR Code (in alto a destra), grazie al quale i consumatori avranno accesso ad informazioni più dettagliate.

CONSUMI REALI: IL “DIARIO ENERGETICO”

Un esperimento domestico che possiamo fare tutti consiste nella compilazione del “diario energetico”.

Dobbiamo procurarci un conta-kWh (di cui abbiamo parlato in questo articolo), un dispositivo a basso costo da inserire nella presa elettrica che alimenta la lavatrice.

Ad ogni lavaggio, dovremo ricordarci di registrare in una semplice tabella (potete scaricare qui un modello da stampare e da posizionare vicino alla lavatrice) le principali caratteristiche del lavaggio e i consumi energetici del lavaggio che potremo leggere nel display del conta-kWh.

Nel nostro caso abbiamo raccolto i dati di consumo di una lavatrice Classe A+++, con consumi dichiarati di 177 kWh/anno (circa 39 €/anno). Si tratta di una “vecchia” etichetta, dove il consumo di energia era calcolato su 220 cicli, per una combinazione di lavaggi con i programmi “cotone a 60°C” a pieno e a mezzo carico e “cotone a 40° C a mezzo carico”; venivano anche considerati i consumi nelle modalità “spento/off” e “sempre acceso” (o “left-on”), quando cioè la macchina viene dimenticata accesa dopo aver rimosso i panni.

Nell’arco di sei mesi, tra Marzo e Agosto 2020, abbiamo registrato per ogni lavaggio i dati relativi al consumo in KWh e il relativo costo, considerando come costo medio dell’energia elettrica 0,22 €/kWh.

Chiaramente i lavaggi effettuati sono stati molto diversi da quelli di riferimento per il calcolo dell’etichetta. Abbiamo effettuato lavaggi lana e delicati, lavaggi express, in diverse varianti (prelavaggio, centrifuga, funzione breve, ecc.).

In sei mesi, per un totale di 65 cicli di lavaggio sono stati consumati circa 45 kWh, corrispondenti ad una spesa in bolletta di circa 9,90 €.

Tabella riassuntiva dei dati raccolti tra Marzo e Agosto 2020.

Di seguito, alcuni grafici esplicativi.

Dalla nostra raccolta dati abbiamo potuto osservare che l’utilizzo di un elettrodomestico di classe A+++, quindi ad alta prestazione energetica, permette di contenere notevolmente il peso “energetico” della lavatrice in bolletta, confermando la veridicità dell’etichetta energetica.