Dal 1 settembre 2018 non potranno più essere immesse sul mercato lampadine alogene inefficienti. Lo stop si deve al Regolamento Europeo 244/2009, che attua la Direttiva “Eco-design” e che riguarda le lampadine non direzionali ad uso domestico.
Facciamo un po’ d’informazione a riguardo.
QUALI SONO LE LAMPADE ALOGENE
Come ci spiega l’Enea tramite Kilowattene:
“le lampade alogene funzionano come quelle a incandescenza, ma hanno un piccolo bulbo di quarzo riempito con gas contenente iodio o bromuri per rallentare il consumo del filamento, che può così funzionare a temperature di 2700-2900 °C senza pregiudicare la durata. Si usa quarzo al posto del normale vetro perché resistente al calore e alla pressione del gas all’interno del bulbo.” Alcune alogene integrano, in un corpo di forma tradizionale, un alimentatore e la sorgente di luce a bassa tensione, ottenendo così efficienza maggiore delle altre alogene. A seconda del tipo di lampadina, la potenza può andare da 20W a 250 W.
Le lampadine alogene sono disponibili nelle classiche forme a goccia, a sfera, a candela, a tortiglione, lineari e con riflettore alluminizzato o dicroico avente differenti ampiezze di fascio luminoso.
CLASSI ENERGETICHE DELLE LAMPADINE ALOGENE
Le lampadine alogene sono caratterizzate da elevata inefficienza: possono infatti appartenere alle classi di efficienza C (raramente) – D- E. Fanno eccezione quelle integrate con alimentatore, che possono arrivare alla classe B.
L’efficienza energetica delle sorgenti luminose è un’informazione fornita pubblicamente tramite l’etichetta energetica. Il Regolamento UE n. 874/2012 ha introdotto una nuova etichetta energetica, a partire dal 1 settembre 2013, che riporta:
- una nuova classificazione di efficienza energetica: da A++ (altamente efficiente) a E (poco efficiente). Rispetto alla classificazione precedente (da A a G), la nuova mette in evidenza il miglioramento in termini di efficienza energetica delle nuove tecnologie disponibili. La classificazione energetica ci dice se l’energia consumata è utilizzata in maniera efficiente o meno, ma non fornisce un dato quantitativo di consumo.
- il dato relativo al consumo annuo ponderato di energia espresso in kWh/1000h. Questo nuovo elemento consentirà di acquisire consapevolezza circa l’effettivo peso dei consumi energetici delle diverse tipologie di lampadine e confrontare i diversi prodotti anche in termini di consumo energetico, con una maggiore percezione dei consumi in bolletta.
La nuova etichetta energetica si presenta così.
Inoltre sulla confezione delle lampadine troverete altre utili informazioni.
IN COSA CONSISTE IL BANDO
Il già citato Regolamento Europeo 244/2009 ha determinato la progressiva messa al bando delle lampadine meno efficienti, a partire dalle tradizionali a incandescenza e delle meno efficienti tra quelle a fluorescenza. Dal 1 settembre 2018 ha inizio la sesta ed ultima fase tra quelle previste dal Regolamento e prevede l’uscita dal mercato delle alogene inefficienti, con particolare riferimento alle lampadine non direzionali di Classe D.
La messa al bando non riguarda:
- le lampade alogene direzionali,
- le lampade alogene utilizzate per le lampade da tavolo e i proiettori.
Come spiega questo articolo di greenreport.it, “il divieto riguarda principalmente le classiche lampadine alogene in vetro, non direzionali, con attacco a vite E27 o E14 che funzionano senza trasformatore, oltre ad alcune lampadine alogene non direzionali con attacco speciale (G4 e GY6.35). I rivenditori potranno tuttavia continuare a venderle fino ad esaurimento scorte – le conseguenze saranno quindi avvertite con un certo ritardo e i consumatori avranno il tempo necessario per passare gradualmente alle moderne lampadine LED“.
Per saperne di più:
Calcolatore di risparmio energetico
ENEA – Interpretazione dei simboli sull’imballaggio delle lampadine
ASSIL – Vademecum applicazione direttiva Ecodesign (agg. 2013)