C’è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: è stato ufficialmente istituito il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica (FNEE)!
Questo speciale fondo, nato nel 2014 su iniziativa del Ministero per lo Sviluppo Economico ma la cui effettiva operatività era stata finora costantemente rallentata a livello burocratico, ha l’obiettivo di incentivare la realizzazione di quegli interventi necessari al raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica, e più in generale nella Strategia Energetica Nazionale (SEN), sia da parte delle imprese produttive private di qualsiasi genere, sia da parte delle amministrazioni pubbliche.
Si tratta di un fondo di tipo rotativo, quindi che si autofinanzierà attraverso il rientro delle somme prestate, che parte al momento con una dotazione di 150 milioni di Euro, più altri 100 milioni entro il 2020, messi a disposizione dal Ministero per lo Sviluppo Economico, a cui si aggiungeranno ulteriori stanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente.
La principale caratteristica di questo fondo è la sua cumulabilità con altre agevolazioni di tipo contributivo o tributario concesse a livello comunitario, nazionale o regionale: il finanziamento concesso dal FNEE andrà quindi a sommarsi ad altri finanziamenti eventualmente già ottenuti per il progetto in essere (per esempio: Conto Termico, Ecobonus, Fondo Energia regionale…) anziché escludersi vicendevolmente come spesso accade, permettendo dunque un forte abbattimento dei costi da sostenere per il raggiungimento dell’efficienza energetica.
Il Fondo sarà spartito per il 30% come garanzia a singole operazioni di finanziamento, e per il 70% in finanziamenti diretti a tasso agevolato, di cui il 20% riservato alle Pubbliche Amministrazioni.
Gli interventi finanziabili saranno tutte quelle attività di miglioramento dell’efficienza energetica di processi, servizi ed edifici, con particolare attenzione nel caso delle aziende private all’installazione di reti di teleriscaldamento / teleraffrescamento, mentre nel caso dell’amministrazione pubblica alle infrastrutture dell’illuminazione pubblica e all’efficientamento del patrimonio dell’edilizia popolare.
Saranno ammesse al finanziamento sia le spese degli interventi diretti (infrastrutture specifiche, apparecchiature e tecnologie, interventi sull’involucro degli edifici…) che quelle relative a consulenza e progettazione ex ante, nonché, nel caso degli edifici, le certificazioni di prestazione energetica.
Il Fondo diventerà operativo ed accessibile entro l’inizio di maggio: per restare aggiornati sull’argomento, consultate la relativa pagina nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico.