La Legge di Bilancio attualmente in corso di approvazione in Senato confermerà l’estensione anche per tutto il 2018 dell’Ecobonus, l’agevolazione fiscale che permette la detrazione Irpef (per i privati) o Ires (per le imprese) di tutte le spese di riqualificazione energetica sostenute durante l’anno per l’efficientamento di edifici già esistenti.
La principale modifica prevista nel nuovo Ecobonus 2018 sarà la riduzione dal 65% al 50% della detrazione applicabile per la sostituzione di finestre ed infissi e per l’installazione di nuove caldaie a condensazione o biomassa legnosa. Questo taglio è conseguenza di un nuovo principio inserito nella Strategia Nazionale Energetica (SEN), per cui è necessario legare maggiormente il beneficio economico al risparmio energetico conseguibile dall’intervento. Tale modifica vuole quindi essere uno stimolo alla diffusione di riqualificazioni energetiche più efficaci: questi interventi, infatti, se da una parte sono meno costosi (quindi economicamente più accessibili), dall’altra danno risultati meno significativi rispetto agli altri interventi incentivati.
Altra novità riguarda la possibilità della cessione del credito Ecobonus a terzi: era già previsto per i condomini la possibilità di cedere il credito alle ditte che effettuano i lavori; questa possibilità sarà ora estesa anche ai privati, che potranno rivolgersi a banche ed istituti di credito. Con questa possibilità si vuole dare a tutti la possibilità di superare lo scoglio della partenza dei lavori, visto che spesso gli edifici maggiormente bisognosi di riqualificazione sono quelli in possesso di famiglie che non hanno la liquidità iniziale per far partire un progetto di ristrutturazione.
Viene inoltre introdotta la possibilità di finanziare l’installazione di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, con una detrazione fino a 100 mila Euro, in questo caso col vincolo che l’intervento porti ad un risparmio pari ad almeno il 20% dell’energia consumata.
In parallelo all’Ecobonus, resta invariato rispetto alle attuali modalità il bonus mobili, che permette a chi effettua lavori di ristrutturazione di detrarre acquisti di elettrodomestici ad alta efficienza energetica fino a 10 mila Euro, mentre viene introdotto un nuovo bonus verde (al 36%) per finanziare lavori in giardini e aree esterne.
I risparmi energetici dovuti agli interventi realizzati nell’ultimo triennio sono stati stimati in 280 mila tonnellate di petrolio equivalente all’anno, segno che lo strumento funziona e può ancora offrire margini di miglioramento.
Nell’attesa che nei primi mesi del 2018 venga emanato un apposito decreto che ridefinisca le specifiche e i requisiti tecnici per gli interventi che fruiscono di Ecobonus, la speranza è che questo strumento mantenga la sua efficacia nonostante il taglio per le detrazioni più gettonate (almeno il 40% dei finanziamenti da Ecobonus nel triennio 2014-2016 sono stati investiti nella sostituzione di serramenti), e il mancato inserimento nel novero degli interventi finanziabili dei sistemi di accumulo per gli impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la mobilità elettrica, nonostante gli emendamenti in tal senso proposti in Parlamento non siano mancati.