La finanza d’impatto sta rivoluzionando il terzo settore non profit, che comprende anche i soggetti che operano nell’ambito della conservazione della natura, ed è stato uno dei principali argomenti trattati durante l’ultimo World Economic Forum di Davos, in Svizzera.
Già, ma che cos’è la FINANZA D’IMPATTO?
È una modalità di investire con “l’intenzione di generare risultati misurabili, di tipo sociale e ambientale, insieme ad un ritorno di tipo finanziario” (definizione tratta da thegiin.org).
A noi (e non solo) sorgono spontanee alcune domande:
È la finanza che può aiutare la natura? O la natura che può aiutare la finanza (in crisi)?
E ancora, è una nuova ondata di speculazione? O forse è l’inizio di una transizione verso una finanza più etica e attenta (anche) ai bisogni sociali, ambientali e culturali?
Il dibattito è apertissimo e questo tema è già presente nelle agende politiche di molti paesi.
Mentre cerchiamo di chiarirci le idee, vediamo intanto alcuni esempi concreti di finanza d’impatto che l’organizzazione statunitense The Nature Conservancy (TNC) ha realizzato durante il 2015 e che sono stati trattati nel blog di Mark Tercek (CEO di TNC) sulla versione statunitense dell’Huffingon Post (il posto originale lo trovate qui):
- Conservazione della natura
TNC ha acquistato 165.000 acri negli stati di Washington e Montana al fine di conservare l’habitat della fauna selvatica, proteggere le fonti di acqua potabile e di eliminare il rischio di sviluppo antropico.
Il prezzo di acquisto è stato 134 M $. Chi ha pagato? Gli “investitori d’impatto” hanno fornito il 95% del capitale tramite un finanziamento a tassi molto bassi e il 5% proviene da donatori tradizionali. TNC, in quanto associazione non profit strutturata e di grandi dimensioni, riceve donazioni annualmente consistenti.
Il meccanismo finanziario utilizzato, che non approfondiremo in questo contesto perché piuttosto complesso, si chiama Leveraged Buyout.
- Sostenere i guerrieri Samburu del Kenya per migliorare la gestione degli allevamenti di bestiame
TNC ha raccolto 26M $ sia da investitori che da donatori per sostenere alcune iniziative di conservazione in Africa, tra cui il ridimensionamento di un’”impresa di bestiame” delle comunità Samburu del Kenya settentrionale per migliorarne le pratiche di pascolo.
Il programma consente a queste comunità africane di gestire in modo più efficiente i loro pascoli e di poter aumentare i guadagni derivanti dall’allevamento.
- Trasformare le città in foreste e risparmiare miliardi di euro
Molte città in tutto il mondo devono affrontare la grande sfida delle alluvioni e degli allagamenti. Genova ne è stato un triste esempio negli ultimi anni.
TNC sta utilizzando il capitale d’impatto per costruire infrastrutture verdi che possano mitigare il rischio di alluvioni nella città di Washington. Si prevede di utilizzare questo modello in tutto il mondo evitando alle amministrazioni pubbliche di costruire costose infrastrutture (ad es. canalizzazioni, argini, vasche di laminazione) la cui realizzazione richiede tempi lunghi e che generano spessi impatti ambientali.
- Sostenere le Isole Seychelles nella conservazione dell’habitat marino
TNC ha utilizzato la finanza d’impatto per sostenere con circa 30M $ il governo delle Seychelles nella ristrutturazione di una parte del proprio debito pubblico. Questo modello di sostegno ha permesso al governo dell’isola di reindirizzare una cifra analoga del bilancio nazionale per mitigare gli impatti dei cambiamenti climatici sulle loro aree marine e sulle loro coste.
- Inserire la natura nei portafogli di investimento
TNC ha creato la Conservation Note, un nuovo prodotto finanziario che consente di investire in progetti di conservazione della natura. Agli investitori è garantito un tasso di interesse fisso inferiore a quello di mercato; viene fornita inoltre una regolare rendicontazione degli impatti ambientali positivi che generano i progetti in cui hanno investito. Da quando è stato attivato sono state già sottoscritte quote per più di 42 M $.
A primo impatto e per i non addetti ai lavori, potrebbe non essere chiaro l’argomento che abbiamo trattato. Nei prossimi post cercheremo di capire meglio di cosa si tratta per chiarirvi e chiarirci le idee.
Continuate a seguirci!