“La Parma”, come viene chiamato qui il torrente, è un luogo con ottime caratteristiche di naturalità e una diversificazione di habitat che è in grado di sostenere la presenza di un numero di specie di uccelli molto elevato. Tra queste, quella di maggior rilievo è certamente l’Occhione, una specie ritenuta di importanza a livello europeo e che, in molti altri contesti dove è risultata presente, ha valso l’istituzione di aree protette mirate a garantirne la conservazione. Questa specie, tipica dei greti fluviali dove nidifica sul terreno deponendo uova dallo spiccato mimetismo, è presente sul torrente Parma con una popolazione di discrete dimensioni.
Uova di Occhione deposte sul greto del torrente Parma
Oltre che per l’Occhione, il greto del torrente è di rilievo anche per la nidificazione di molte altre specie, tra cui Cavaliere d’Italia, Pavoncella, Corriere piccolo, Gruccione e Topino. La presenza dell’acqua costituisce un’attrattiva irresistibile anche per uccelli non prettamente legati a questo tipo di habitat, che però lo frequentano per l’alimentazione.
Allontanandosi dal greto si trovano in successione altri habitat importanti per l’avifauna: nelle formazioni arboreo-arbustive perifluviali a dominanza di salice e pioppo nidificano sia il Picchio rosso maggiore che il Picchio verde, rapaci come la Poiana e il Lodolaio e molte specie di passeriformi tra cui Merlo, Capinera, Usignolo, Canapino comune e varie specie di Cincia.
Mentre al limite delle praterie aride dei terrazzamenti fluviali è presente come nidificante un’altra specie di rilievo, il Succiacapre: uccello crepuscolare e notturno, dal comportamento schivo e dall’inconfondibile canto udibile nelle notti d’estate anche da grande distanza.
Più esternamente, la presenza di coltivi e, in modo particolare, dei prati stabili costituisce un altro elemento di pregio. Questi sistemi agricoli, infatti, si interpongono tra le aree urbane e il corso d’acqua, contribuendo in tal modo a limitare il disturbo alle zone di maggior interesse naturalistico. Esse, inoltre, sono importanti per l’alimentazione e la nidificazione di molte specie: tra quelle più rappresentative del tratto considerato vi sono Pernice rossa, Quaglia, Cutrettola, Allodola, Strillozzo e Gheppio.
Complessivamente, tutta l’area che gravita attorno al greto del torrente Parma, con la sua disposizione nord-sud, rappresenta una via preferenziale per lo spostamento degli uccelli durante le migrazioni, che gli animali utilizzano come riferimento e come sito di riposo e alimentazione. Non è quindi raro, sia in primavera che in autunno, osservare gruppi di rapaci, aironi, limicoli o altri uccelli che “seguono” il corso del torrente durante i loro spostamenti dalle aree di nidificazione, verso quelle di svernamento. Questa caratteristica, comune a molte vallate appenniniche con lo stesso orientamento, rappresenta l’ennesimo elemento di pregio del tratto pedecollinare del torrente Parma.
In conclusione, il tratto del torrente Parma compreso tra Alberi di Vigatto e Panocchia costituisce un’area di elevato pregio naturalistico e di particolare interesse per quanto concerne l’avifauna, che merita di essere conservata, ma anche fruita in modo rispettoso e consapevole.
Daniele Longhi (testo e foto a cura dell’autore)